

PAUL ELUARD
Paul Eluard nasce nel 1895 a
Saint-Denise. Il suo vero nome è Eugène Grindel. Frequenta il liceo Colbert di
Parigi. Nel 1912, gravemente malato, viene ricoverato l'n'un sanatorio in
Svizzera dove conosce Elena Djakonova (Gala), che sposa nel 1917 e da cui avrà
una figlia. Le sue prime poesie risalgono al 1913. Partecipa alla Prima guerra
mondiale, di cui sono testimonianza i 'Poèmes pout la paix' (1918).
Contribuisce alla nascita e allo sviluppo dei movimento surrealista,
collaborando in particolare con Breton e Max Ernst. A questo periodo risalgono
le raccolte 'Capitale de la douleur' (1926) e ' L'amour la poésie' (1929),
dedicata a Gala. Viaggia molto in Europa, e nel 1924 compie un lungo
vagabondaggio in Asia. Due anni più tardi aderisce al partito comunista
francese. Si separa da Gala nel 1930, quando conosce Maria Benz (Nusch), che
diviene sua moglie qualche anno dopo. Durante l'occupazione tedesca di Parigi,
nella Seconda guerra mondiale, si dedica alla lotta clandestina e pubblica molte
poesie per esaltare la Resistenza, poi raccolte in Poésie et vérité (1 942),
Dignes de vivre (1944) e Au rendez-vous allemand (1944). Dopo la guerra continua
a occuparsi dì politica, anche per colmare il vuoto dovuto all'improvvisa morte
di Nusch nel 1946. I suoi ultimi versi d'amore,' Le phénix' (1951), sono
dedicatí a Dominique, una giovane francese conosciuta nel 1948. A lei rimane
legato fino alla morte, avvenuta nel 1952.

TRA LA LUNA E IL SOLE
Io te lo dico leggiadra e luminosa
La tua nudità lambisce i miei occhi di bimbo
Ed è l'estasi del cacciatore felice
D'aver fatto crescere selvaggina trasparente
Che si dilata in un vaso senz'acqua
Come un seme nell'ombra di un sasso
Io ti vedo nuda arabesco intrecciato
Lancetta molle ad ogni giro di orologio
Sole immobile nel corso di una giornata
Raggi intrecciati dei miei piaceri.
ALL'INFINITO
Sorgeva dalle sue rassomiglianze
E dai suoi contrari
La si vedeva meglio qualche volta più pubblica
Che nascondendo i suoi seni sotto un cuore di madre
Può ispirare indifferenza
Colei che è me stesso?
Lei esalta mio fratello
Mio fratello la prima immagine
Il sole brilla in lui egli è nato da lei
Ed è così che sono certo che ognuno la ama
Sorgeva dall'uomo
E l'uomo sorgeva da lei
Lei sorgeva dal desiderio dell'uomo
Di un uomo
Di me
E di un altro uomo
E forse di una donna
Di molte donne desiderabili ideali
E di molte donne senza attrattive
Sorgeva da infanzie indefinite
Dai più bei sogni in spirali colorate
E da rigide realtà
Contorte spezzate bianche e nere
Sogno e realtà la rosa e il rosaio
Il dolore e i suoi muri lungo una strada tranquilla
Il dolore accettabile e il piacere possibile
Asciutta
Dalla testa ai piedi
Camminava sulle paludi
E affondava nelle dune
Io fresco o caldo
Qualche volta ero il suo letto
Le sue lenzuola bianche le sue lenzuola sporche
E il suo intimo piacere
Il suo sangue navigava a remi
Attorno all'isola del suo cuore
Noi due insieme cacciavamo il sonno
Due soli sorgevano in noi.
