
WILLIAM
BLAKE
William
Blake nasce il 28 novembre 1757 a Soho, Londra.
All'età di 4 anni ha una manifestazione di carattere visionario: William
afferma di aver visto Dio affacciarsi alla finestra della sua camera da letto.
Nel 1767 nasce suo fratello Robert ed William entra alla scuola di disegno
tenuta da Herry Pars nello Strand, frequentandola per quattro anni. Le sue
letture preferite sono Shakespeare, la Bibbia, Dante e Milton. Comincia a
scrivere poesie, alcune delle quali saranno incluse nei ‘Poetical Sketches'
del 1783.
Nel 1772 è apprendista presso l'incisore James Basire e risiede presso di lui.
La sua prima incisione nota è tratta da Michelangelo.
Del 1775 sono alcuni disegni di monumenti dell'Abbazia di Westminster.
L'8 ottobre del 1779 è ammesso come incisore alla Royal Academy, dove l'anno
successivo espone un acquerello e due disegni. Fra i suoi amici, incontrati alla
Royal Academy, sono da ricordare John Flaxman e Thomas Stothard.
Il 6 giugno William viene coinvolto nei disordini di fronte alla prigione di
Newgate. Nello stesso anno viene arrestato, durante una gita sul Medway, insieme
ad alcuni amici con l'accusa di essere una spia Francese. Vengono rilasciati
subito sotto garanzia della Royal Academy.
Nel 1780 inizia a lavorare presso l'incisore radicale Joseph Johnson.
Nel 1781 si innamora di una certa Polly Wood, che però lo rifiuta. Incontra poi
Catherine Butcher, la sposa il 18 agosto del 1782.
Nell'estate del 1784 muore il padre, e con la modesta eredità lasciatagli apre
una piccola stamperia insieme a James Parker ma l'operazione si rivela presto un
fallimento.
Nell'autunno dello stesso anno scrive ‘An Island in the Moon'.
Nel febbraio del 1787 la morte del fratello Robert sembra accentuare le sue
manifestazioni visionarie: afferma di aver visto l'anima del fratello volarsene
via attraverso il soffitto battendo le mani felice, si convince di scrivere
sotto dettatura.
Il 13 aprile del 1789 firma una dichiarazione di appartenenza ad un gruppo
credente nella dottrina di Swedenborg. Scrive ‘Tiriel' e compone ‘Songs of
innocence' e ‘The Book of Thel'.
Illustra ‘Original Stories from Real Life' di Mary Wallstonecraft.
Nel settembre del 1792 muore la madre. Blake afferma di aver aiutato Tom Paine a
fuggire dall'Inghilterra. Nel 1793 termina ‘The Marriage of Heaven and Hell' e
compone ‘A song of Liberty', ‘Visions of the Daughters of Albion',
‘America' e ‘A Prophecy'.
Nel 1795 Richard Edwards gli commissiona le incisioni per ‘Night Thoughs' di
Young.
Nel 1796 si trasferisce a Felpham, nei pressi di Chichester, dove si trattiene
per tre anni. Scrive poesie di varia natura soprattutto in toni polemici.
Il 12 agosto del 1803 W. viene accusato di sedizione, dopo aver insultato un
soldato che era entrato nel suo giardino, rischiando una pena non indifferente.
Torna a Londra ed inizia il lavoro di incisione del ‘Comus' di Milton e di ‘Jerusalem'.
Questi per William sono anni di solitudine e di delusioni dovuti ad una mostra
delle sue opere andata male e alle critiche piuttosto negative ricevute.
Solo dal 1818 grazie all'affettuosa amicizia con il giovane ritrattista John
Linnell che il periodo oscuro di Blake ha termine.
A causa delle precarie condizioni economiche è costretto a vendere tutte le sue
stampe.
Nel 1822 la Royal Academi decide di versargli una sovvenzione di 25 sterline,
inizia le incisioni per 'Job' e per la ‘Divina Commedia' ma non le porterà a
termine.
Muore il 12 agosto 1827 componendo e cantando per il suo Creatore. Fu sepolto
nel cimitero di Bunhill Fields senza alcuna indicazione sulla tomba, che resterà
a lungo ignota.

Tigre
"Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l'immortale mano o l'occhio
Ch'ebbe la forza di formare
La tua agghiacciante simmetria?
In quali abissi o in quali cieli
Accese il fuoco dei tuoi occhi?
Sopra quali ali osa slanciarsi?
E quale mano afferra il fuoco?
Quali spalle, quale arte
Poté torcerti i tendini del cuore?
E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
Quale tremenda mano?
Quale tremendo piede?
Quale mazza e quale catena?
Il tuo cervello fu in quale fornace?
E quale incudine?
Quale morsa robusta osò serrarne
I terrori funesti?
Chi l'Agnello creò, creò anche te?
Fu nel sorriso che ebbe
Osservando compiuto il suo lavoro,
Mentre gli astri perdevano le lance
Tirandole alla terra
E il paradiso empivano di pianti?
Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale mano, quale immortale spia
Osa formare
La tua agghiacciante simmetria?"
